Cosa potesse fare un enorme talento musicale, James Levine lo dimostrò ben presto. Basti ricordare come nel 1972, agli esordi di carriera, quando la EMI gli affidò la registrazione di un Verdi minore come quello di Giovanna d’Arco, ne fece un vero capolavoro, realizzando un assoluto modello di concertazione, pieno di emozionanti vibrazioni.
Come una luminosa carriera musicale possa interrompersi bruscamente, e nel peggiore dei modi, Levine lo dimostrò facendosi prima sospendere, e poi clamorosamente licenziare nel marzo 2018 – dopo 40 anni di stretta collaborazione quale direttore musicale, ed oltre 2500 salite sul podio – dalla Metropolitan Opera di New York. E ciò a seguito di numerose denunce per molestie sessuali perpetrate per lunghi anni a danno di ragazzi, in special modo di giovani artisti. Denunce, ahimé, in gran parte dimostratesi fondate, confermando insinuazioni già da tempo in giro.
Ed ora ci arriva, tramite il medico personale, l’annuncio della sua morte avvenuta il 9 marzo nella sua casa di Palm Springs in California.